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L'impegno della nostra ASD

Il frutto dei progetti "in cammino per S. Pio" e "Coste a Pedali.

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Bicinaturatour 1 maggio 2016

In arrivo il Bicinaturatour 2016 un 1 maggio del decennale dell'Associazione grande festa.

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Ultimo aggiornamento (Lunedì 25 Aprile 2016 14:13)

 

Bimbimbici 2016 - Concorso Scuole

Animabike è lieta di annunciare che ha aderito all'organizzazione del concorso per le scuole del territorio di Pontecorvo del concorso

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Il Concorso Nazionale per le Scuole Bimbimbici Fiab, legato alla 17^ edizione della manifestazione Bimbimbici, è rivolto a bambini e bambine di tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado d’Italia.

“Non tramonterà mai la fiaba della bicicletta”. Scriveva così, nel 1949, Dino Buzzati e pensiamo abbia ragione. È per questo che dalla scorsa edizione Bimbimbici vuole rappresentare “la nuova fiaba della bicicletta”.

Ecco allora che con il concorso C’era una volta in bicicletta, la bici irrompe nel mondo delle fiabe classiche: cosa sarebbe successo se Cappuccetto Rosso, il Gatto con gli stivali, i Tre Porcellini, avessero avuto la bicicletta?
Ai partecipanti del concorso viene chiesto di immaginarlo e di raccontarlo con un breve elaborato scritto o disegnato, a partire da uno dei tre incipit forniti, che puoi leggere qui sotto.

La giuria del concorso selezionerà e classificherà a suo insindacabile giudizio le opere più meritevoli ed è così composta:

Ludovica Casellati – Ministero dell’Ambiente
Mariagrazia Corradini – Ministero Istruzione, Università e Ricerca
Alessia Dall’Olio – Responsabile Area Infanzia Open Group
Carmen Quatrale – Coop Italia (in attesa di conferma)
Giulietta Pagliaccio – Presidente FIAB
Lorenza Stroppa – Ediciclo Editore

La premiazione delle scuole vincitrici avverrà nel mese di ottobre 2016.
I vincitori riceveranno una targa e premi per la scuola legati al mondo della bicicletta e offerti dai nostri partner.

>> Scarica qui il regolamento del concorso Bimbimbici 2016 C’era una volta in bicicletta

Scegli l’incipit che più ti ispira e partecipa a “C’era una volta in bicicletta”

1. La gara dei tre porcellini

 Era finalmente arrivato il giorno della grande gara delle biciclette:
“Ma io non ho gonfiato le ruote” diceva Manubrio, il primo porcellino;
“A me ieri hanno rubato la sella…”, rispondeva Campanello, il secondo porcellino;
“Come faremo a battere i Lupacchioni che ogni anno comprano biciclette nuove e scin-tillanti!”, lamentavano disperati…
Ma Dinamo, il più ingegnoso dei fratelli, sgrugnacchiava in un angolo divertito, aveva in serbo una grande sorpresa per la squadra dei tre Porcellini…

2. Cosa porto nel cestino
C’era una volta una mattina di pioggia fitta, che tutti se ne stavano chiusi in casa per non bagnarsi le acconciature, ma sul vialetto del parco avanzava in bicicletta una bambina, con la sua mantella impermeabile rossa, regalo della nonna per Natale.
Aveva uno zainetto sulle spalle e a guardar bene, c’era qualcosa che si muoveva…sì, qualcosa di vivo nel cestino…

3. Il problema dei capelli
Raperonzolo e suo cugino Rasta passavano tutti i pomeriggi insieme, Raperonzolo aveva i capelli lunghi e setosi, Rasta voluminosi boccoli attorcigliati, quando giocavano nel par-co in bicicletta i capelli si impigliavano nei fiori e nei rami, disegnavano arabeschi sopra al chiosco del gelato, annodavano le mamme attorno alle panchine. Di ritorno a casa, nelle chiome dei due cugini c’erano a volte pigne e nidi di uccelli, palloni da basket, pa-stelli, spesso lepri selvatiche, conigli e gattini.
“Basta!”, gridò una mattina la mamma di Raperonzolo “O la smettete di andare in bici-cletta, o vi tagliate questi zazzeroni!”.
“Tagliare i capelli di Raperonzolo” pensò Rasta, “Impossibile da concepire! Smettere di andare in bicicletta? Ma per noi è come volare… Qui ci vuole un’idea!”, e pensando pensando l’ingegnoso cugino escogitò una soluzione…

Sei a corto di idee? Ecco due fiabe d’autore che ti possono servire d’ispirazione!

 

Esempio storia 1 – Emilio Rigatti

“Non essere cattivo! Vedi di ubbidirmi!”, urlava infuriata Cappuccetto rosso. Ma il lupo cattivo piangeva a calde lacrime e ululava così forte che la nonna si affacciò alla finestra.
“Cosa sta succedendo, dannazione?”, esclamò.
“Nonna” rispose Cappuccetto Rosso “il lupo fa il cattivo!”
“Ma come, fa il cattivo? ma se sta piangendo come un agnellino?”
Intanto il lupo continuava a piangere.
“Ecco, non vuole mettersi il casco per andare in bicicletta, nonna…”
Il lupo cattivo, col muso rigato di lacrime, protestò: “Ma io il casco me lo metterei” disse
“Ma poi le orecchie, piegate e ripiegate sotto il casco, si irritano e mi fanno un male cane. Anzi, un male lupo.”
La nonna contemplò la scena meditabonda. La bici di Cappuccetto Rosso aveva un bel portapacchi dove lei caricava il lupo cattivo, mentre dal manubrio pendevano due caschi: quello della bambina e  quello del lupo.
“Ma forse” azzardò la nonna “il lupo cattivo non ha tutti i torti…”
Il lupo cattivo scodinzolò come un cucciolo: “Hai capito nonna, hai capito perfettamente…”
“Che orecchie grandi che hai, lupo cattivo”.
“Ecco, vedi che ci sei arrivata. E non è per sentirci meglio. E’ per farmi star male quando mi metto il casco”.
La nonna rimase un momento pensierosa, si allontanò e e poi tornò ad affacciarsi. In mano aveva un grande, anzi, un enorme cavatappi.
“Sentite”, disse, “io avrei un’idea…”
“E cioè?”, risposero il lupo e la bambina? …

Esempio storia 2 – Pino Cacucci

C’era una volta una bella ragazza povera, Cenerentola, che lavorava tutto il giorno e non aveva mai tempo per divertirsi.
Un giorno il sindaco della sua città annunciò una grande festa da ballo per i giovani come lei, che avrebbe visto la partecipazione del famoso DJ “Il Principe”. Cenerentola lo ascoltava alla radio, mentre faceva le pulizie di case e scale di condomini, “Il Principe” era il suo preferito, e pensò che le sarebbe immensamente piaciuto andare alla festa, ma si vergognava dei suoi vestiti logori e rattoppati…
Mentre risciacquava gli stracci per pulire i pavimenti nell’acquaio della cantina, le apparve la Fata Ciclina, che le disse: “Cenerentola, tu sei buona e brava e lavori tutto il santo giorno, ti meriti di andare alla festa del DJ “Il Principe”. E ci andrai in bicicletta!”
“Ma io non ho una bicicletta” disse Cenerentola.
“E che ci sto a fare io, sono o non sono una fata?” e detto fatto, con la bacchetta magica trasformò la ramazza in una bellissima bicicletta. Poi, provvide al vestiario di Cenerentola: una stupenda tutina da ciclista che ne risaltava la figura snella e armoniosa.
“Ora va’, Cenerentola, ma mi raccomando… devi tornare prima di mezzanotte!”
E Cenerentola inforcò la bici nuova fiammante e cominciò a pedalare…

Qui trovi la classifica dei vincitori del Concorso Fotografico Bimbimbici 2015.

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 02 Marzo 2016 16:03)

 

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